venerdì 31 maggio 2013

II° Teologico: Grazia e Giustizia


Appunti dell'incontro teologico del 19/04/2013 con don Cesare Pagazzi

In quest'incontro viene fatto un breve riassunto sull'incontro precedente.

La parola Grazia è una parola latina che viene tradotta in greco dall'AT (LXX) e dal NT con la parola "Charis", mentre in latino con la parola "Gratia" ed e' un vocabolo ricco in quanto significa:

  • Gratuità
  • Bellezza
  • Perdono.

La parola "Grazia" in ebraico si traduce con:

  • "Hesed" che significa "misericordia".
  • "Sedeq" che significa "giustizia".
  • "Rachaim" (questo sostantivo viene usato con caratteristiche femminili anche se è un vocabolo maschile plurale) che significa "compassione", "amore", "simpatia".

In italiano e in francese viene utilizzata l'espressione "colpo di grazia" e significa che la "morte" toglie la sofferenza.

Nell'incontro di stasera viene spiegato che "trovare grazia presso qualcuno" significa che questo "qualcuno" e' gratificato dalla relazione che ha con me.

Agli occhi di Dio la creazione è tutta bella (cfr Gen 1,10 l'aggettivo "buono", che in ebraico viene tradotto con "tov", ha il duplice significato di bello e di buono).

La Grazia di Dio viene vista come un vestito (in ebraico "vestito" viene tradotto con "kotonet" e ha lo stesso significato dei passi biblici di Gen 3,21 (quando Dio consegna gli abiti di pelli ad Adamo ed Eva dopo il peccato) e di Gen 37,3 ( quando Giacobbe consegna la bella tunica dalle maniche lunghe a Giuseppe) anche se il contesto e' diverso). L'abito sta ad indicare la cura di Dio verso l'uomo.

Nel Vangelo di Mc ci sono diversi riferimenti all'abito di Gesù (che è sanante come la sua persona) e agli abiti indossati dalle persone che gli stanno accanto. Riferimenti:

- Mc 5,1-20: l'indemoniato di Gerasa;
- Mc 5, 25-34: l'emorroissa;
- Mc 9,2-13: la trasfigurazione;
- Mc 14, 51-52: nel brano della Passione viene descritto un ragazzo avvolto in un panno di lino.
- Mc 16, 5: il giovane rivestito di una veste bianca nel sepolcro.

L'abito ha la duplice funzione di:
- Difesa/protezione: gli abiti ci "proteggono" dal freddo e dal caldo in base al tipo di tessuto. Il bello è che il corpo dell'uomo viene a contatto con il mondo ( il maglione è fatto con la lana della pecora, il materiale della polo viene dalla pianta del cotone...).
- Identificazione: in base all'abito riusciamo a identificare la professione che svolge una persona. Per esempio: il chirurgo indossa un camice verde; il sacerdote indossa il "clergyman" o durante la celebrazione della Messa indossa i paramenti liturgici (es. pianeta); il meccanico usa la tuta; il cuoco la toque. Sempre in riferimento a questa funzione, viene spiegato che qualche anno fa, per indicare una situazione di lutto, venivano utilizzati abiti particolari per far capire che si era in una situazione di dolore.

Viene inoltre spiegato che durante il battesimo (rito dell'iniziazione cristiana) viene consegnato al battezzato una veste bianca; il colore bianco non sta ad indicare la purezza ma è sinonimo di regalità (il bianco era il colore dei signori).


Dopo questa breve spiegazione sul significato del vestito, si ritorna a parlare della Grazia dicendo che la Grazia di Dio è anche Patto (es. Alleanza). A Dio piace stringere questo tipo di relazione con l'uomo.

Caterina Pezzoni

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